Barolo
Le Strette - Barolo DOCG
Come in principio
Si produce solo in alcune annate e segna un ritorno alle origini, a quando il Barolo si faceva con il Nebbiolo di diverse colline, nell’intento di carpire da ognuna un’impronta distintiva da fondere nel pregiato vino piemontese.

Nel Vigneto
Comuni di Novello e Barolo, dai crü Bergera-Pezzole, Corini-Pallaretta e Bergeisa
- Altitudine: da 280 a 420 m slm
- Terreno: vari suoli di matrice calcarea con tessiture variabili tra sabbie e argille, a seconda della localizzazione geografica.
- Vitigno: Nebbiolo
- Densità di impianto: 4.200 – 4.500 piante/ettaro
- Sistema di allevamento: controspalliera con potatura a Guyot semplice
- Anno di impianto: dal 1976 al 2014.
In cantina
- Ottenuto dall’assemblaggio pre-imbottigliamento dei vini Barolo dei tre crü aziendali Bergera-Pezzole, Corini-Pallaretta e Bergeisa, in proporzioni variabili a seconda dell’annata.
- Pigiatura soffice e diraspatura
- Macerazione di 25 – 35 giorni
- Affinamento dei singoli Barolo in piccoli fusti di legno e in botti più grandi per complessivi 28-32 mesi, prima dell’assemblaggio e imbottigliamento.
Nelle annate più importanti si produce il Barolo Le Strette Riserva, prolungando per due anni l’affinamento in legno o in bottiglia.
Nel bicchiere
- Colore rosso granato con riflessi rubino
- Al naso è ricco di varie sfumature, a volte più orientate ai piccoli frutti, altre alle spezie, altre ancora alle note florali e vegetali.
- Al palato è corposo e strutturato, nervoso ed elegante, fresco ed austero
A tavola
Si abbina con carni rosse e formaggi stagionati, carni bianche e formaggi di media stagionatura