I Vigneti

Le Strette: i vitigni di Langa

Le Strette ha sempre basato la sua filosofia sulla valorizzazione dei vitigni piemontesi coltivati nelle Langhe. Questo approccio si traduce nella convinzione del valore dell’autoctono, sia per varietà rinomate come il Nebbiolo, sia per quelle meno conosciute e quasi scomparse, come la Nascetta, investendo in questi vitigni anche quando non sono “di moda”. Puntare su queste varietà significa rendere omaggio a un territorio come quello delle Langhe e del Comune di Novello, dove la produzione di vini nobili è una vera missione.

I vigneti di Le Strette coprono circa 6,5 ettari nei comuni di Novello e, in parte, di Barolo. Molti di essi rientrano in Menzioni Geografiche Aggiuntive (M.G.A.) riconosciute ufficialmente dal disciplinare del Barolo DOCG, mentre altri sono situati in zone di alta vocazione viticola, caratterizzate da toponimi storici.

Paesaggio Langhe

Nel Comune di Novello

Pasinotti: i vigneti qui impiantati sul terreno calcareo ed esposti a sud, si dividono tra i vitigni Nebbiolo e Nas-cëtta. Quest’ultima affonda su questa collina radici lontane: qui è conservato il vigneto più antico ancora esistente di Nascetta, le cui uve da molti anni si uniscono a quelle di altre zone di Novello per dare vita alla «Nas-cëtta del Comune di Novello» firmata Le Strette.

Con il Progetto PASINOT®, iniziato nel 2014, Le Strette si è posta l’obiettivo di valorizzare, con un’etichetta dedicata, questa storica e un po’ dimenticata collina, riportando i vigneti sulle aree già un tempo vitate. Un ettaro di superficie che comprende anche un “vigneto collezione” costituito da circa 750 piante di Nas-cëtta, frutto di un’accurata selezione massale effettuata in collaborazione con il Dr. Stefano Raimondi (collaboratore del CNR – IPSP Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante). Il vigneto collezione conserva nelle nuove piante i caratteri di 29 vecchi ceppi sani, selezionati in tre diversi vigneti di Novello (tra i quali quello più antico del 1948 ai Pasinotti).

M.G.A. Bergera-Pezzole: il “doppio” nome allude alle due borgate (Bergera e Pezzole) che sovrastano i vigneti esistenti. Il terreno è calcareo e mostra infiltrazioni ora più sabbiose, ora più argillose.
Qui i vigneti si trovano a 400-420 metri di altitudine e godono di un’ottima esposizione solare. Si ottiene un Barolo complesso e austero, che mostra interessanti note speziate, destinato a durare nel tempo.
A Bergera-Pezzole Le Strette coltiva anche Barbera, Dolcetto e Nas-cëtta, mantenendo storici vigneti delle Langhe che, in alcuni casi, risalgono agli anni ’40 del secolo scorso.

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M.G.A. Corini-Pallaretta: il terreno calcareo ha una componente argillosa un po’ più marcata rispetto a quella sabbiosa. Ne deriva un Barolo intenso, con gradevoli note florali, piacevolmente strutturato e con una delicata nota acidica. Anche qui si coltiva un piccolo vigneto di Nas-cëtta.

Tarditi: questa piccola frazione di Novello a circa 350 metri di altitudine, ospita vecchi vigneti (alcuni impiantati nel 1950) di Barbera, Dolcetto e Nascetta, che Le Strette conduce da alcuni anni e che vanno ad ampliare ulteriormente il ventaglio di sensazioni che Novello può trasmettere ai suoi vini.

Nel Comune di Barolo

M.G.A. Bergeisa: caratterizzato da un terreno calcareo, questo vigneto si trova a 280 metri di altitudine su un pendio ripido, beneficiando di un’eccellente esposizione solare.

Queste condizioni permettono la produzione di un Barolo di grande eleganza e finezza, ma anche dotato di intensità e notevole longevità.

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